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sabato 3 agosto 2019

La dolce Melanconia di Agosto

Oh Agosto! tu soggiungi; e il bel tuo Sole
il guardo suo al mio tacendo contrasta,
donde, per le campagne biondeggianti appena,
io di lui ora mi pasco. E udendo sacra
gioia, e folle pallor - al tempo istesso -
ripenso al pianto osceno che, lasciato
all'invernal stagioni, qui si placa.
Ma risalendo le cime dei monti,
e sognando i torrenti rumorosi
che al tuo cospetto, o Agosto, le vallate
lambiscono; e in quel sentir di sublime
incanto tra le faggete montane,
e i bàratri profondi... e in queste lunghe
sere, sempre più vicine al meriggio,
io dell'Autunno diggià intendo gli attimi
sì scialbi... E quando sulle città alpine
spreme la piova un nembo, in tanto oscuro
grigiore, forse mi torna Novembre.
Né il tuo Sole d'Estate splende ancora,
né ti mostri alle nebbie compatite
che il primo mosto mesce ai miei sospiri,
ai miei primi capelli dalle nevi
baciati.

Frithjof Smith Hald, Un Molo, Tardo-Romanticismo norvegese, Seconda Metà del XIX Secolo

Massimiliano Zaino di Lavezzaro, Mia Registrata, in Dì di Sabato III del Mese di Agosto AD MMXIX.

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