Tu lo sai, Estate! e i tuoi Fati propaghi
verso le soglie smorte dell'Autunno,
've le smeralde tue frasche un dì a stento
si tratterranno nel bacio de' stanchi
rami, dai quai cadran pallide a me...
e parleranno della fredda piova,
e dormiranno avvolte nelle nebbie
senza bevere il mosto dalle vigne.
Così io vedrò campagne ignude e povere,
paglie e covoni sui quali si posano
gracchiando i corvi.... E sovverrà anche il tempo
delle sconvolte brine: la condensa
dei fuggevoli Sogni e del mio Inverno.
Alois Arnegger, Un Campo di Papaveri, Tardo-Romanticismo austriaco, Inizio del Secolo XX |
Massimiliano Zaino di Lavezzaro, Mia Registrata, in Dì di Sabato III del Mese di Agosto AD MMXIX.
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