Nel ciel che è scialbo, ve’! tramonta il Sole,
e l’estate or trapassa. E odi? una foglia
cadèr a terra? e dormìr l’orbe viole?
e quel che ho in cuor non è forse una doglia?
Così ricordo la montagna, dorso
d’un Titàno che folle si ribella;
e nel ciel, ve’? non brilla più una stella?
Ed è così che il sognàr m’è trascorso?
L’autunno attendo, e settembre s’avanza.
Della vendemmia non è la sua danza?
Ho in cuor dei sogni un eterno ritorno;
ma quel che è Notte, non sarà mai un giorno.
Massimiliano Zaino di Lavezzaro
Sabato XXIX Agosto AD MMXV
Bonito poema .... Triste y bello , enhorabuena
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