Come uno specchio silenzioso, cielo
e terra e le raganelle e le foglie
questa risaia riflette e il nugol nero
del dì che piove.
Sorelle rane! Sediamo un po’ insieme
sulla ripa virente e andiam a sciorre
gli occhi nostri sull’Autunno che
corre,
mentre si canta!...
Sorelle rane! Gracidiamo noi anche
gli inni ridenti della mietitura,
sopra queste ninfee pallide e stanche
nello stagno orbo!...
Presto, infatti, verrà il tempo del
sonno:
voi nel vostro letargo, io per vedere
le nebbie i rami spogli i campi freddi,
e per dolere.
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