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domenica 18 aprile 2021

Canzone sestina lirica - Stupiscimi con un Canto di lieta

Stupiscimi con un canto di lieta

Primavera, con le alme rose e i bianchi

pallor dei gelsi. Di’, occhio di passante

per il Calendimaggio, dove corri?..

dove? con i tuoi capelli intrecciati

sul biondo delle gemme e sulla fronte?...

 

Sembri Proserpina.. e scialba è tal fronte,

quel sorrider rapito da Ade, a lieta

di dolor ombra. Dei rami intrecciati

come ghirlanda, intanto, agli occhi bianchi

mostri.. ramora eteree; e se tu corri,

spezzansi essi e sanguinano, o passante.

 

Stupiscimi.. e con un fior che è passante

per i baci del Sole, la tua fronte

solleva ai miei occhi e rapiscili! Corri,

dunque, avendoli presi.. e vola lieta!

Va’ verso il cielo e i suoi nuvoli bianchi!..

nembi che al maggio ridono intrecciati.

 

Frattanto ascolto: murmuri intrecciati

al tuo piede veloce di passante

si susseguono. Si alzan fumi bianchi

qua e là.. un sigaro suda su una fronte..

vai oltre le panchine e sembri lieta,

ti fermi un solo attimo e più non corri.

 

Oh Persefòne! Non vai più.. non corri,

resti su un prato, laddove intrecciati

vedo che sono i gelsi.. e sembri lieta,

sembra che il Fato che ti fa passante

tu abbia ora rinnegato, con la fronte

ridente sopra i picciol fiori bianchi.

 

Ma presto tornano i ghiacci.. i lor bianchi

sguardi ti sprezzano e sprezzata corri.

Ti cade un fiore dal serto che hai in fronte,

sopra i rami sottil che hai intrecciati…

Svanisci come un Sogno… Una passante

è svanita.. una rosa non è lieta.

 

Bianchi di Maggio ghiacci e neve lieta,

tu corri e vai lontana, o cara fronte.

Sogni ho io intrecciati a una passante!

Quadro di Sir Lawrence Alma-Tadema (1836-1912), Le Rose di Eliogabalo, Tardo-Romanticismo inglese, Accademismo, Scuola dei Preraffaelliti, 1888.
Massimiliano Zaino di Lavezzaro, Mia Registrata, Domenica XVIII Aprile AD MMXXI.

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