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mercoledì 8 febbraio 2023

L’Illusione della Primavera

Io so che a febbraio è più vicina

l’illusïone della Primavera.

C’è nell’aria, nel vento e in questa sera

qualcosa come una febbre meschina,

come un batter di denti che tintinnano.

No! La nuova Primavera non può

essere vicina!...

 

So anche che a febbraio il mio päese

scintilla per la festa patronale.

Ci sono sui sagrati delle chiese

piccole maschere di Carnevale.

Ma il fiore gettato dai bimbi è un fiore

finto: cartone, pasticcio, colore,

Pöesia…

Divertiamoci almen per una sera!...

No! Non ho voglia di una Primavera

di carta dove perfino ogni Sogno

è un coriandolo da gettare via!

Dipinto di Adrien Moreau (1843-1906), Una Processione di Carnevale nel XVII Secolo, Tardo-Romanticismo, Accademismo, Pre-Simbolismo francese, 1887. Olio su Tela, Dimensioni sconosciute. Collezione Privata.
Massimiliano Zaino di Lavezzaro, Mia Registrata, Mercoledì VIII Febbraio AD MMXXIII.

sabato 7 maggio 2022

Sabato Sera

La sera mi è solitaria e mi illude

con i suoi Sogni, con le mie visioni,

con il silenzio, le parole crude

di mute canzoni.

 

La sera del sabato è deprimente,

con le altrui feste e gli innamoramenti,

con il chiasso che sento proveniente

da mille torneamenti.

 

E il sabato scivola via e non torna,

non torna questa gioventù che rugge

e questo Sogno che quando s’aggiorna

irridendo fugge.

 

Perché.. perché non posso veder le altre

stelle, sentir la terra, udir la sera,

spettatore di semplici ribalte

da una scogliera?...

 

Già!.. perché devo accontentarmi ancora

solo del buio della notte ventura!

dove non c’è astro, e dove non la infiora

pallida Luna.

Fotografia dell'Autore stesso, Massimiliano Zaino Di Lavezzaro, La Sera di Pasqua, Sabato XVI Aprile AD MMXXII.
Massimiliano Zaino di Lavezzaro, Mia Registrata, Sabato VII Maggio AD MMXXII.

domenica 4 aprile 2021

Sonetto - La Coscienza infelice. Ed è il Tramonto d’un Giorno di Festa

Ed è il tramonto d’un giorno di festa.

Dai campi viene un abbaiar di cani.

M’è una tristezza infinita, una mesta

lagrima.. è buio sui miei monti lontani.

 

Davanti a me: delle uova, qualche cesta,

un foglio di Evangelo, le mie mani

congiunte… Tutto è finito! Funesta

sorte gira d’april sui fior sì vani.

 

È l’attimo dei Demòni dal Nulla,

dei Sogni solitari e sofferenti..

dei vespri è l’ora fremebonda e ignota.

 

E io m’immagino ai piè di una betulla,

come un Crociato dagli ermi più ardenti:

la spada al fianco, in cuor, la Tomba vuota.

Quadro di Francesco Hayez (1791-1882), Papa Urbano II sulla Piazza di Clermont predica la prima Crociata, Romanticismo italiano, 1835.
Massimiliano Zaino di Lavezzaro, Mia Registrata, Domenica di Pasqua di Resurrezione IV Aprile AD MMXXI.