Ed è il tramonto d’un giorno di festa.
Dai
campi viene un abbaiar di cani.
M’è
una tristezza infinita, una mesta
lagrima..
è buio sui miei monti lontani.
Davanti
a me: delle uova, qualche cesta,
un
foglio di Evangelo, le mie mani
congiunte…
Tutto è finito! Funesta
sorte
gira d’april sui fior sì vani.
È
l’attimo dei Demòni dal Nulla,
dei
Sogni solitari e sofferenti..
dei
vespri è l’ora fremebonda e ignota.
E
io m’immagino ai piè di una betulla,
come
un Crociato dagli ermi più ardenti:
la spada al fianco, in cuor, la Tomba vuota.
Quadro di Francesco Hayez (1791-1882), Papa Urbano II sulla Piazza di Clermont predica la prima Crociata, Romanticismo italiano, 1835. |