Tanto Amor gentil non ha più il mio core
che d’Amor sogna et la madonna mia,
quando a’ le labbia viènmi la malia
di saper che fia esto baciar d’Amore.
Allor l’imago sua s’è lassa et muore
che vento avverso ‘la portòmmi via,
et sol cantar la posso in Pöesia
quando non riluce di stella fuore.
Così mi manca il guardo suo ridente
che delli Angioli a quello fa tenzone,
tant’è cerulo et glauco et d’adamante.
Ma sol qual Musa chiamòlla mia mente,
pur se a’ suoi vaghi rai co’ la canzone
m’obliai il desir et il mio cor spasmante.
Vetrata romantica e neo-gotica, Autore sconosciuto, Figura Dantesca - Beatrice Portinari. Metà del Secolo XIX. Museo Poldi Pezzoli, Milano. |
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