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mercoledì 12 agosto 2020

Sonetto barbaro in Strofe alcaiche - M’è nell’Aurora tristo Sorridere

M’è nell’aurora tristo sorridere

di fin d’Agosto, un palpito

di Estate pallida nel suo alveo funebre

che le ghirlande osannano

 

sul buio mio sguardo. No! non irridere,

oh aspra Morte lo scalpito

dei fior che mietono le tue ombre e il lugubre

orizzonte, ove dannano

 

a’ stesso Fato le mie ore placide

e serene! Qui, alzandosi,

contro me insorgono le tue crude Anime

 

che d’Estate le più aride

forme rapiscon, sempre lagnandosi

fino all’inverno. E io esanime

 

resto a vedere questi scempi che giungono

fino al mio cuor, terribili gridando!

John William Waterhouse (1849-1917), La Morte di Ophelia, Tardo-Romanticismo inglese (Pre-Raffaellismo), 1889.

Massimiliano Zaino di Lavezzaro, Mia Registrata, Mercoledì XII Agosto AD MMXX.

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