M’è nell’aurora tristo sorridere
di
fin d’Agosto, un palpito
di
Estate pallida nel suo alveo funebre
che
le ghirlande osannano
sul
buio mio sguardo. No! non irridere,
oh
aspra Morte lo scalpito
dei
fior che mietono le tue ombre e il lugubre
orizzonte,
ove dannano
a’
stesso Fato le mie ore placide
e
serene! Qui, alzandosi,
contro
me insorgono le tue crude Anime
che
d’Estate le più aride
forme
rapiscon, sempre lagnandosi
fino
all’inverno. E io esanime
resto
a vedere questi scempi che giungono
fino al mio cuor, terribili gridando!
John William Waterhouse (1849-1917), La Morte di Ophelia, Tardo-Romanticismo inglese (Pre-Raffaellismo), 1889.
Massimiliano Zaino
di Lavezzaro, Mia Registrata, Mercoledì XII Agosto AD MMXX.
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