Ed è un'altra sera, ora, - che trascorre in pallide lagrime
asciutte; mentre fuori l'Autunno il destriero suo... ratto
agita sulle foglie, ricaduti sguardi di spente
querce solitarie e povere. Ma qui... io... ben più misero e pallido
di loro, la tramontata speme oblio; e nel pianto ramingo,
quasi un rantolo di un muto, le tue orme trapassano svelte,
o Ebe. Lo so che ancora, di nuovo, pe' un'altra volta, oggi
come ïeri, mi hai orbato le ruvide mani del tuo
saluto. Né so che cosa vuol dire quel quieto sorridere
che segue sempre il tuo labbro, rimasto in silenzio per ore.
Caspar David Friedrich, Una Vetta di Montagna tra la Nebbia, Romanticismo tedesco, Prima Metà del Secolo XIX |
Massimiliano Zaino di Lavezzaro, Mia Registrata, in Dì di Sabato XII del Mese di Ottobre AD MMXIX.
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