di inumano silenzio approda e s'alza,
donde i Sogni mi inebria, ove l'inulto
mio pensier tosto l'afferra e l'incalza.
Né mai così lontan il tuo bel vulto
mi fu com'ora, il qual di balza in balza
sfuma in cotanto giugno e nell'occulto
gìrsene dolcemente di tua danza
Così in cuor più non vien l'estivo mese,
e amari son i miei fior e l'acacia,
da cui finto mïel mi dà il tuo Sole.
Ma tarda l'ora delle gioie inattese.
E il tuo sguardo mi fugge ancor; né bacia(no)
i tuoi labbri le mie guance... le viole.
Frederick Arthur Bridgman, Festa egiziana, Orientalismo, Seconda Metà del Secolo XIX. |
Massimiliano Zaino di Lavezzaro, Mia Registrata, in Dì di Lunedì III del Mese di Giugno AD MMXIX.
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