quando a te dianzi mi sto; e il silenzioso
tuo sguardo, il qual di tanta pena vale,
forse or säetta qual fa un nembo iroso.
Sospirar, sognar, dolér e nel mare
soffrir di questi Sogni! e il premuroso
ardor sì svelto spègnesi; e il mortale
'l segue, fuoco d'Amor giuöcoso.
Perdonami tu allor se manca sempre
quest'incognita amata, ombrosa doglia
come di te mi sfugge, la parola.
Ma quando, giunta sera, le mie tempre
si insonnoliscono, ove il cuor gorgoglia,
io non sono.... Ma sono Anima sola.
François Alfred Delobbe, Amor Cortese, Tardo-Romanticismo francese, Seconda Metà del Secolo XIX. |
Massimiliano Zaino di Lavezzaro, Mia Registrata, in Dì di Lunedì III del Mese di Giugno AD MMXIX.
Nessun commento:
Posta un commento