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venerdì 30 luglio 2021

Sonetto - Minacce di Temporale

Quando i lampi si intrecciano alle nuvole

come ellera che si arrampica ai muri,

quando come eco.. come grido di ugole

tuona una belva dagli Abissi oscuri,


quando sommessamente urla la pioggia

nera che cade saltellando a stento,

quando alle vecchie ramora si appoggia

lo schianto orrendo e selvaggio del vento..


io mi beo.. e del Temporale osservo

il divenire eterno e misterioso

ramificato in ogni vena e nervo.


Poi un lampo allumina il cielo furioso.

Sono l’Anima allegra che fa festa

nel vortice fatal della Tempesta.

Dipinto di Kazimierz Stabrowski (1869–1929), Fiordo norvegese, Tardo-Romanticismo, Realismo paesaggistico polacco, 1928. Olio su Tela. National Museum, Varsavia.
Massimiliano Zaino di Lavezzaro, Mia Registrata, Venerdì XXX Luglio AD MMXXI.


lunedì 8 giugno 2020

Due Sonetti romantici di Vita e Morte


Dolce è il Ricordo dei vecchi e passati


Dolce è il ricordo dei vecchi e passati
attimi, quando sul limitar della
chiesa flüivan le chiacchiere e i beati
scherzi. Del resto, bella

è la Vita tra amici, ove sperati
istanti si susseguon; né mai stella
di questa sì presto eclissa, né odiati
Destini la cancellan.

Ma so che le vie del viver son spente
in tanto duol, onde per sempre serra
i tuoi occhi al mondo il Fato orbo e profano.

Non più tu sei tra noi errante e vivente.
Qui t’accolse la gelida e aspra terra,
il bel Sogno che ti porta lontano.

Massimiliano Zaino di Lavezzaro, Mia Registrata, Sabato VI Giugno AD MMXX.

Caspar David Friedrich, L'Entrata di un Cimitero, Romanticismo tedesco, Fine XVIII Secolo
Mi desta il Temporal l’Alma irrequieta


Mi desta il Temporal l’alma irrequieta
che dei profondi tuoni un po’ si nutre
e d’ogni cura. Allora alle orbe e mute
nubi se istiga la folgore l’etra

solitaria e selvaggia, essa la meta
vital disperde, onde un timor m’incute
che d’incerto Destin mi parla. Illude,
infatti, quest’Estate buia che vieta

delle labbra lo sforzo a un bel sorriso
e vago. Nel frattempo, fuori, or piove
con goccia che dei lampi il fuoco specchia.

Ma una voce di strage mi fa irriso,
quando il tuono rimbomba e si commuove
dicendo “Muori, oh genìa, che sei vecchia!”.

Non ho mai temuto così tanto la Morte, i morbi,
la guerra. Avete narrato troppe empietà a un giovane Poeta.

Hermanus Koekkoek il Vecchio, Una Scena di Naufragio, Romanticismo olandese, Seconda Metà del Secolo XIX
Massimiliano Zaino di Lavezzaro, Mia Registrata, Lunedì VIII Giugno AD MMXX.


lunedì 27 maggio 2019

Buio di Maggio rapisci ogni Mistero

Buio di maggio rapisci ogni mistero,
al qual cuor vanamente anela e pensa;
e la tua brama di tuonar immensa,
e il Temporale che si fa nero,

e il tuo Sole pallente, e questo cero
sottil di Luna, che di piova incensa
la terra, donde in vanità condensa,
odimi! Che mai son?.... Tremito fiero

di vecchie viole, brivido di rose,
capestri per i meriggi spietati,
tristi singulti per quello che io sono.

Né più sei il mese di fiori e di spose,
anche i rosari cantan funestati.
Sei l'urlo del mio cuore. Sei il mio tuono.

Caspar David Friedrich, Paesaggio solitario, Romanticismo tedesco, Prima Metà del Secolo XIX.


Massimiliano Zaino di Lavezzaro, Mia Registrata, in Dì di Lunedì XXVII del Mese di Maggio AD MMXIX.