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lunedì 10 febbraio 2020

Sonetto in barbare Strofe alcaiche - Come avvince sereno il tuo Incanto

Come avvince sereno il tuo incanto,
quando scrutando passi per gli esili
vïale degli alberi spogli,
i quai romiti - e intimidendosi,

le prime gemme - ora dimostrano,
oh Primavera!.... Ma avido e libero
è ancora l'inverno; e il suo fascino
che si corrùga, benché non nevichi,

riverbera forse su un giorno
che le orbe nebbie - violente - ordiscono,
in un attimo che urla e preludia a'

menzogne e fiori. Lì tutto m'è orrido.
Lì tutto è svanito e perduto.
Qui s'è dissolto il tuo incanto sereno.

Alexei Kondratyevich Savrasov, L'Inizio della Primavera, Tardo-Romanticismo russo-ucraino, Seconda Metà del Secolo XIX

Massimiliano Zaino di Lavezzaro, Mia Registrata, in Dì di Lunedì X del Mese di Febbraio AD MMXX.

Sonetto in barbare Strofe alcaiche - Non più svanisce l'Iri di gelida

Non più svanisce l'iri di gelida
neve, intorno. Ma ora la sera
solitario mi trova di nuovo,
eppur felice; ché dalle tegole

qui mi traspare sbiancando e timido
un occhio di Luna il qual, sempre
valicando le tenebre ardite
nunzio m'è di un'alba di rapida

e nuova Primavera.
Vorrei, infatti, veder i bei fiori
su' campi e fieno già ergersi e crescere;

ritornar le rondini da eremi
segreti... e muti.... Ah no! non puoi togliermi,
oh Notte, il mio - ambito primo Sole!

Ivan Endogurov, Un Bivacco nella Neve, Tardo-Romanticismo russo, Seconda Metà del Secolo XIX

Massimiliano Zaino di Lavezzaro, Mia Registrata, in Dì di Lunedì X del Mese di Febbraio AD MMXX.