Non più svanisce l'iri di gelida
neve, intorno. Ma ora la sera
solitario mi trova di nuovo,
eppur felice; ché dalle tegole
qui mi traspare sbiancando e timido
un occhio di Luna il qual, sempre
valicando le tenebre ardite
nunzio m'è di un'alba di rapida
e nuova Primavera.
Vorrei, infatti, veder i bei fiori
su' campi e fieno già ergersi e crescere;
ritornar le rondini da eremi
segreti... e muti.... Ah no! non puoi togliermi,
oh Notte, il mio - ambito primo Sole!
Ivan Endogurov, Un Bivacco nella Neve, Tardo-Romanticismo russo, Seconda Metà del Secolo XIX |
Massimiliano Zaino di Lavezzaro, Mia Registrata, in Dì di Lunedì X del Mese di Febbraio AD MMXX.
Nessun commento:
Posta un commento