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giovedì 27 gennaio 2022

Memoria e Ipocrisia

È quasi da settemila anni e passa

che si promette di essere più buoni..

una promessa, un giuramento sacro

con le solite frasi e con i soliti

verbi banali, col solito pianto

di un coccodrillo fanciullo che fa

i capricci per una gomma dura

da masticare, con le solite alte..

altissime.. altisonanti parole,

con i proclami con le mani ai fianchi

esattamente come un dei colpevoli,

con quel “Povero” e quel “Oh poverino!”

e poi quel “Poveraccio”, con quel senso

di finta commiserazione d’altri,

la mano al cuore.. la mano tremante

come un attore shakespeariano a teatro,

come un tenore che finge la Morte

per una qualche soffranza assoluta..

ah! quale pugnalata al petto.. ah! quale

fine… Scegli, Ernani: il tosco o il pugnale?

e il pubblico d’intorno applaude e piange…

“Mai più”, “Non sarà mai”, “Non tornerà”,

“Non si ripeterà”, “Siamo più buoni”…

Cantate, orsù, cantate dai veroni!

Stringetevi al cospetto di un vessillo

con l’iri ricamata.. eh sì, cantate!...

Cantate al suono molteplice e fosco

delle campane da morto! Ballate

oscene danze al ritmo della Morte!...

Poi, il ventisette gennaio è tutto un giambo

di sofferenza. “Poveri Ebrei” e mentre

lo dite, ecco.. quel di Giussano parla

e gli date ragione e ripetete

“Chiudiamo i porti ai negri e ai Musulmani”..

poi, andate allo stadio e quel che segue 

la palla tira.. sbaglia... Palo! "Sei

uno Zingaro! Zingaro va' a casa!

Zingaro devi morire" e gridate; 

poi ancora, ecco qua il divieto di transito

per l'urina dei cani e i Testimoni 

di Geova e per i Marocchini e gli Arabi..

e poi vedete per strada un dei soliti -

si fa per dire - effemminati e avete

in cuor di fargli molto male e dopo

ancora avete schifo del barbone

che vi guarda per meno di un centesimo,

e avete un po’ schifo anche della Caritas

(“La solita Chiesa! Sempre immischiata”

schernite), e.. “Poveri Ebrei!”, augurate

perfin la Morte al vicino di casa

che, a seconda di come siate, non è

vaccinato oppur lo è, e poi quando udite

il comizio sovente silenzioso

di qualche anticonformista, ma bravo

e molto saggio, ecco.. “È sempre il solito

comunista!”… Ma no! No! e no! Diciamolo

una buona volta! che siamo sciami

di burattini collodesi e stolti,

sciami simpatetici, empatico-atarassici,

stacanovisti di bugie infinite,

Schutzstaffeln umanitarie, convinte..

incallite (= teutoniche empatie

per il diverso secondo noi stessi),

missioni di pace con la mitraglia

che ci gassiamo a vicenda coi peti,

cani di razza - possibilmente, è ovvio,

cani di razza bianca - Ari e sciamani

del Sud profondo che assaltano il cosmo..

api che si pungono l’un con l’altra;

e diciamolo.. un’altra buona volta

che una menzogna terribile e immane

è dir al mondo intero quel “Mai più!”.

Illustrazione per un Edizione in Lingua inglese delle Avventure di Pinocchio di Carlo Collodi (1826-1890). Illustrazione del 1911 di Autore sconosciuto. Mostra meno
Massimiliano Zaino di Lavezzaro, Mia Registrata, Giovedì XXVII Gennaio AD MMXXII.

mercoledì 26 gennaio 2022

La Memoria. Sonetto - Strilla la Stirpe di Rjurik il Forte

Strilla la stirpe di Rjurik il Forte,

aquile e orsi son stretti in un diverbio,

madonna Peste semina la Morte,

varcar del Volga le onde è ora già impervio.

 

Ritornano le gelide ritorte,

il contado ritorna a pigliar rebbio,

le ceneri polacche son rimorte,

di guerra sta bruciando il nuovo debbio.

 

Chi è nato atlantiche ombre e posse muove,

e un Drago - rosso sangue - si contorce,

sicché di nebbie il regno si fa immenso.

 

Ma a me così sta chiaro in ogni dove

che tutte genti oramai son ben conce..

e il rimembrar che fu non ha più senso. 

Dipinto di Klavdi Vasilevich Lebedev (1852–1916), La Distruzione del Vece di Veliskij-Novgorod (Посадница. Уничтожение новгородского веча), Tardo-Romanticismo, Realismo, Pre-Simbolismo russo, 1889. Olio su Tela,  251,0x410,0 cm. Galleria Tret'jakov, Mosca (Russia).
Massimiliano Zaino di Lavezzaro, Mia Registra, Mercoledì XXVI Gennaio AD MMXXII.