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domenica 25 settembre 2022

Sonetto in Dolce Stil Novo - Reminiscenze cortesi

Della mia dolce canzona il bel suono

per te, madonna mia, va et l’aure impregna,

finché in su ‘l tuo veron qui non avvegna

la tua comparsa qual sta al lampo il tuono.

 

Sicché pregando te tuttor qui sono

con la mia man orante che disegna

anco gli accordi de l’arpa tua degna,

qual fa in chiesa chi dimanda perdono.

 

Ma che hodie fia Autun o calendimaggio,

madonna, ascolta questa cortezia,

pur se a dirla mi riscema ‘l coraggio:

 

ciò, che tu se’ la rosa e vita mia,

anche se già t’annebbi qual miraggio,

difforme erto da Amor e Pöesia.

Dipinto dell'Onorabile John Collier (1850-1934), La Regina Ginevra a Calendimaggio (Queen Guinevere's Maying), Tardo-Romanticismo, Accademismo, Pre-Simbolismo, Simbolismo inglese, Scuola della Confraternita dei Preraffaelliti, 1900. Olio su Tavola, Dimensioni al Momento sconosciute. Collezione presso la Cartwright Hall Art Gallery , Bradford (Regno Unito).
Massimiliano Zaino di Lavezzaro, Mia Registrata, Domenica XXV Settembre AD MMXXII.

sabato 1 giugno 2019

SONETTI DI UN DOLCE STIL-NOVO DEL NOSTRO SECOLO - LA GIOIA DI VIVERE

Dolce Stil-Novo MMXIX - Era la Neve falba, e il Ciel di Festa

Era la neve falba, e il ciel di festa.
Mio inchiostro ardea di scriver sì cortese,
e il mio cuor sognava quel che era palese,
l'Amor che il senno cava da ogni testa.

Amor, non sai, oh Amor, qual tu se' Tempesta,
ché di menzogne vivi e d'altre attese,
dacché fiamma diventi anche in quel mese
che abbraccia la tormenta più funesta.

Allor tu taci; è tacer d'una donna,
che de' segreti duol reietta il fuoco,
come svanir di Sogno in presta aurora....

E bei capei, e svolazzar d'una gonna
così spariscono e valgon sì poco,
e m'è velen crudel che m'addolora.

Dolce Stil-Novo MMXIX - Fu il Cuor suo silenzioso; e il Verno affranto

Fu il cuor suo silenzioso; e il verno affranto
de' suoi silenzi mi portò il dolore,
sicché per lei discese un giorno il pianto.
Pur del mio Sogno il sonnolente umore

mai si conciliò a questa pena; e tanto
crebbe ei che si finì a venir rancore.
Ma nel tramontar del Sol d'amaranto,
siffatto maggio, mi ritorna Amore.

Amai! gai a questo cuor i Sogni belli,
ché tornano costor in questa gioia,
qual d'empio il ghigno, e di vil Primavera.

Ma a volar lungi son i suoi capelli,
che il vento lieve le carezza e ingoia.
E mia è - e resta - la solitaria sera.

Dolce Stil-Novo MMXIX - Sentìa il suo Cuor trillar dell'Arpa il Suono

Sentìa il suo cuor trillar dell'arpa il suono,
né l'ombra mia avvistò nel bosco.... Ode
d'ignoto Amor le colse il muto tuono,
che della Notte mia era e fu la frode;

dacché al petto mio in cape il gran frastuono
de' Sogni avevo, sì come 'l corrode
l'oscuro incubo e sua Notte. E io or sono
del suo silenzio oppresso, ond'ella 'l gode.

Né mai si vide fanciulla il suo niego
palesar sì a un Trovator vagabondo,
donde fu vano ogni mio cenno o priego.

Né or m'è più quieto il suo negar immondo,
il qual sull'arpa rea io declamo e spiego,
ratto ancor da un Amor ch'è furibondo.

Edmund Blair-Leighton, Tristano e Isotta, Tardo-Romanticismo inglese, Seconda Metà del Secolo XIX


Massimiliano Zaino di Lavezzaro, Mia Registrata, in Dì di Giovedì XXX del Mese di Maggio AD MMXIX.