Passeggio nel cuor della pioggerella
e piovono le nebbie e piove il tetto
e la Luna, di lei bianca sorella -
anch’essa - piove, nel dolce suo
aspetto
di matrigna per le luci serali.
Poi, nel tramonto, mi confondo e
svengo.
Così mi risvegliai sotto i fanali
della via solitaria… E mi ritengo
confuso e mi ritengo triste. So
che, quando viene sera, apro l’ombrello
e mi riparo dai Sogni cadenti.
So che interiore alla pioggia non può
che esserci e star nascosto un che di
bello:
gioia e dolor de’ nostri cuor ruggenti.
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