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lunedì 20 settembre 2021

Equinozio

Annuso come un fumo intenso e asprigno,

un lezzo di bellette e di selvaggio,

uno stagno di putride onde e rane.

 

Zolfo.. è zolfo dell’Erebo e buio e arcigno,

simile al fuoco di un vecchio miraggio,

mormorio estremo delle foglie vane.

 

Ma tra i suoi abbracci lascivi e corrotti

io riconosco l’odor dei chiodini,

che mi brucia e mi stuzzica la gola..

 

riconosco il bollir dentro le botti

della vendemmia prima e dei sublimi

calici che inebriano ogni parola..

 

una parola da cuore ubriaco,

come la mia.. come la mia che è secca

peggio del granoturco andato a male.

 

Frattanto tutto mi diventa opaco,

sento la gracchia che salta e che becca,

sembra che becchi il mio petto mortale.

 

No! Il mio ramo di persiche non ha

più fiori.. di Ebe il serto non ha foglie

e l’acino sovente m’è un po’ amaro.

 

Ma sovviene l’Autunno che non sa

nessuna delle mie profonde doglie.

Cade una foglia… Un sibilo… Uno sparo.

Dipinto di Vincent Willem van Gogh (1853-1890), Paesaggio d'Autunno, Realismo, Impressionismo, Post-Impressionismo olandese, 1885. Olio su Tela. Collezione privata (Informazione incerta).
Massimiliano Zaino di Lavezzaro, Mia Registrata, Lunedì XX Settembre AD MMXXI.

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