M’è il temporale virente di foglie,
racconto la pioggerella che scende
sulla fradicia terra. Ascolto.. passa
un’ala di ben fragoroso tuono,
come una rondine amica che vola…
Dopo, il fulmine abbaglia i vecchi nuvoli,
nocchiero eterno della mia tempesta
e mi allumina di ombre di inquietudine.
Va.. scorre.. va.. la piova ancor precipita
e, come un vino al buon calice di Ebe,
le pozzanghere riempie dei miei occhi,
il tempo disfidando e le ore inquiete.
Poi tutto festosamente finisce.
Ma piomba mostrüosa sul mio cuor
questa sera infinita.
Quadro di Cristiano Banti (1824-1904), Tre Donne di Campagna con Alberi, Realismo, Tardo-Romanticismo, 1881. |
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