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lunedì 26 aprile 2021

Tempesta

Un urlo si avvicina di Tempesta,

nell’orizzonte sussurrano i tuoni,

di fulmini si vestono le cime

lontane, oblio di nebbie vagabonde,

la grandine ora discende sui prati,

è nero il velo della Luna scialba..

piovono ombre di stelle luminose.

 

Sovvengono le Valchirie a combattere,

intanto.. le odo volare sul vento,

planando le ale dei prodi destrieri

sugli Abissi del mare. Dopo chiamano

le ramora nella pugna piagate

e, al vol brandendo le anime tremanti,

ridanno loro gli occhi di virenti

foglie nei covi del sacro Valhalla.

 

Sconvolgimento d’Elementi è il Tutto,

Caos primordiale senza nome e suono,

scintillanti occhi di fulmini osceni..

e la marea dei nuvoli va al naufrago

mio cuore, scogli pungenti di sprezzo.

Andrea Achembach (1815-1910), Costa norvegese di Notte al Chiaro di Luna, 1848.
Massimiliano Zaino di Lavezzaro, Mia Registrata, Lunedì XXVI Aprile AD MMXXI.

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