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lunedì 1 marzo 2021

Sonetto senza Rime - Preda Tu sei del mio Occhio, o Primavera

Preda tu sei del mio occhio, o Primavera,

sei tu la Dea che sogna il mio pensiero,

ossia una via di sensi finalmente

avverati e profondi, ove rincorrono

 

i primi stormi le foglie rinate.

Né v’è di ben più caro della tua

staccionata ridente per i campi,

né di più dolce del tuo antropomorfico

 

sorriso. Oh eterna! Saltella la rondine

per le nuvole, solleticando ora

la mia mano che tenta di sorreggerla;

 

e cade al volo quando poi la chiamo,

il tuo nome benedicendo.. naufraga

nel caldo mare della Vita ardente.

Quadro di Caspar David Friedrich (1774-1840), Burrone roccioso nelle Montagne di Arenaria dell'Elba, Romanticismo tedesco, 1822-1823.
Massimiliano Zaino di Lavezzaro, Mia Registrata, Lunedì I Marzo AD MMXXI.

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