Preda tu sei del mio occhio, o Primavera,
sei
tu la Dea che sogna il mio pensiero,
ossia
una via di sensi finalmente
avverati
e profondi, ove rincorrono
i
primi stormi le foglie rinate.
Né
v’è di ben più caro della tua
staccionata
ridente per i campi,
né
di più dolce del tuo antropomorfico
sorriso.
Oh eterna! Saltella la rondine
per
le nuvole, solleticando ora
la
mia mano che tenta di sorreggerla;
e
cade al volo quando poi la chiamo,
il
tuo nome benedicendo.. naufraga
nel caldo mare della Vita ardente.
Quadro di Caspar David Friedrich (1774-1840), Burrone roccioso nelle Montagne di Arenaria dell'Elba, Romanticismo tedesco, 1822-1823.
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