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mercoledì 11 novembre 2020

Sonetto - Come M’è cara la Nebbia nel Cuore

Come m’è cara la nebbia nel cuore,

quest’Estate autunnale che su molte

foglie rovina, mentre sulle sciolte

chiome dei monti scivola il liquore

 

dell’ultima vendemmia! Ma un sopore

eterno, intanto, le membra raccolte

della Natura inebria e le mie, folte

sembianze simili a un perduto Amore

 

sul far dell’alba. Ora, la mendicante

bruma selvaggiamente mi rincontra,

e mi rivela il suo occhio di mistero.

 

L’ultima Estate muore spasimante,

donde il tempo mi sfugge e poi s’ammonta

in un cumulo d’ombre e cimitero.

Quadro di Arnold Böcklin (1827-1901), Autoritratto con la Morte che suona il Violino, Simbolismo svizzero-tedesco, 1872.

Massimiliano Zaino di Lavezzaro, Mia Registrata, Mercoledì XI Novembre AD MMXX.

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