Virente
m’è l’ombreggiar della piccola
risaïa
ove genuflesse e pie
mormorano
le rane gracidando
della
mia sera i rosari alla vergine
Natura.
Ma nell’Ave che risuona
scampanellando
i bronzi e gli oricalchi
sacri,
io questa preghiera mi ripeto
più
volte, quasi a imitar quelle gracili
cantatrici,
finché non vien la Notte
a
coprir d’insondabile Mistero
l’orizzonte
infinito, il mio insiem di ombre,
tanti
nodi di spemi e d’altre cure…
questa
campagna sorriso d’Iddio.
Angelo Morbelli (1853-1919), In Risaia, Divisionismo italiano, 1901 |
Massimiliano Zaino di
Lavezzaro, Mia Registrata, Domenica XII Luglio AD MMXX.
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