Sogno
sempre un tramonto più lontano,
che
al guardo attendo, e l’elevate cime
falbe
di niveo Sole, a cui la mano
e
il cuor febbricitando in sul confine
commetto
del mio riposo. Ora, un piano
sospir
di questo, ripetendo un fine
sollievo
e un duol feroce, dell’insano
desio
il vespro inquïeta. Eppur sublime
è
quest’istante che il vigil mi preme
sonno
profondo, dove il rosato occhio
della
Notte cattura il mio torpore.
Né
so se questo Sogno è danno o speme,
se
del tramonto ambito è questo il cocchio
fulgente.
Ma nel cuor sento dolore.
Peder Mork Monsted (1859-1941), Un Paesaggio durante il Tramonto, Tardo-Romanticismo paesaggistico danese, Inizi del Secolo XX |
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