La
rondine di Primavera vola
ai
nidi che dai tetti il guardo mio
appunta.
Intanto, odo dalla sua gola
un
muto uscir legger di pigolio
smorto,
il qual senza senso né parola
giambi
mi canta che son di ombre e oblio
aride
lamentanze. Allor mi cola
il
pianto, e come d’uom che paghi il fio
di
molte gesta, io quel carme affamato
al
vagabondo duol vo assimilando,
mentre
la rondine al suo tetto muore.
Essere
che soccombette al suo Fato…
tu
fosti spento come un Sogno blando,
tu!... in una Verità che è il mio Dolore.
John Atkinson Grimshaw, Chiaro di Luna su un Lago d'Autunno, Tardo-Romanticismo inglese, Fine del Secolo XIX |
Massimiliano Zaino di Lavezzaro, Mia Registrata, Martedì XIX Maggio AD MMXX.