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giovedì 14 aprile 2022

Resurrezione

Tu guardi, io ascolto, osservi.. e odo: il fior bianco

sboccia dal ramo vigoroso e bruno,

aulentissimo fiore, il Sole a fianco,

il prato solitario, il gelso, il pruno

e le foglie si dondolano al vento,

tintinnano festose le campane

martellando, ci prende il torneamento

della malia delle terre lontane,

lo splendore del cielo etereo e cesio,

l’azzurro dell’Infinito e del giorno,

lo stormo vola leggero ed etesio,

le viole delicate tutt’intorno..

come fanciulli, ascoltano una fola

che viene raccontata da una rana -

la prima dal risveglio - una parola

che suscita il sorriso dalla tana:

“Sì, mie care.. sì, io faccio un salto fino

ai nugoli e alle stelle” e gracidando

salta dovunque, e ride, un sorrisino

allegro.. allegro, nel meriggio blando..

e la rosa si arrampica sul muro,

con l’ellera che la sfida per giuoco,

nell’ombra che per lor fa un po’ di scuro,

che bella rosa rossa, rosso fuoco!

Ma a te ora dico che vorrei fermarti,

vorrei attenderti.. e chiamarti per come

mi chiami, vorrei amarti e dondolarti

per questa meraviglia e per il nome

del tuo risorgimento e delle stelle,

e di questa Natura risvegliata,

e dei tuoi campi e delle terre belle,

e della tua campagna interminata,

e degli stagni adorni di bei fiori,

di quest’albero messo in croce e morto,

di questi silenzi e questi rumori..

al nome del nostro cuore risorto.

Fotografia dell'Autore stesso, Massimiliano Zaino Di Lavezzaro, Risorgimento (Resurrezione), Lunedì XI Aprile AD MMXXII.
Massimiliano Zaino di Lavezzaro, Mia Registrata, Giovedì Santo XIV Aprile AD MMXXII.

martedì 15 marzo 2022

Sonetto - Oh Ombra.. supplicata Ombra.. Ombra piccina

I. Oh ombra.. supplicata ombra.. ombra piccina

di un ramo: oggi è forse la Primavera?...

Te lo chiedo perché vedo una spina

che accompagna una rosa un po’ leggera..

 

un fiore, e vedo una donna divina

rifiorir di mandorli.. e odo la sera

che cinguetta: la rondine vicina;

e te lo chiedo perché.. è una preghiera..

 

la preghiera di un’Anima meschina

che sogna.. e sogna e poi sognando spera.

 

Ombra di un ramo piccolo e indifeso

lungo la mäestà del verno stanco,

lungo le pietre del vecchio fienile..

 

ombra dal corpo leggero.. sospeso!...

Già ti delibo, fiorellino bianco,

in un sogno che vola e chiama aprile.

 

II. Oh mia ombra! Questi sono gli occhi rosa

della Natura che si sveglia e gira,

i persici fioriti per la sposa

che attende i biancospini e che sospira,

 

i Soli della leggiadra mimosa,

il primo stormo.. lo stormo che vira..

e che dice: “Sei mia, terra gioiosa!...

Sì!.. sarai sempre mia, sotto la pira

 

del Sole che m’allumina e s’aggira.

Mia, dopo l’Africa, erma e silenziosa!”.

 

Anch’io lo dico: siete miei, amati occhi,

rosei d’aurore invitte.. rosei di ombre

soleggiate, irradiate sopra il Nulla

 

dell’inverno.. siete miei, piccoli fiocchi,

bianchi come ora sono le colombe,

come i sorrisi della mia Fanciulla.

 

III. Ombra! Ora per la prima volta sento

quasi che sono vivo e sono umano

e sono dentro il Mistero del vento

che mi trascina in un Sogno lontano,

 

e in te mi specchio e vo intorno e vo lento,

tenendoti ben stretta nella mano,

Natura e atòmo avvinti, è il torneamento

dei primi fiori, del fior che è il guardiano

 

di questa Primavera già alle porte -

e della nostra Primavera! - e delle

persiche e dei melograni fecondi.

 

E mi disperdo nell’incerta Sorte,

oltre orizzonti eterni, oltre le stelle,

vivo, oh terra, nei tuoi solchi profondi!

Fotografia dell'Autore stesso, Corone di Fiori rosei, Domenica XIII Marzo AD MMXXII.
Massimiliano Zaino di Lavezzaro, Mia Registrata, Martedì XV Marzo AD MMXXII.