Oh àiròne... àiròne! Nel tuo fango
è forse Primavera a germogliàr
felice! e i semi de' i campi ti nùtrono
a' cespi spogli, ma presto rigogliosi
di viòle. Così t'osservo e penso!
Ma la Vita... la gioia... l'ardòr cos'è,
oh scrutatòr de' l'orizzonte arcano?....
Un soffiòne... un soffiòne al vento.
Oh àiròne... àiròne! Pe' il tuo strìdulo
canto si inoltra la fame tua invitta....
Perfida, eterna rivàl è questa fame,
che il Tutto avvince: l'Essere e il Vivente,
l'impulso che ci spinge a gèmer sempre;
e speme, e Sogno, l'incubo e l'Amore,
e la contentezza, e il diletto, e il piacèr,
che sono se non vìttime del vento?....
Oh àiròne... àiròne! Ma perché
vedendo te io dispero in questa terra
che mi rimembra l'orìgine mia?....
Come te, infatti, io sòn Natura e fame,
e ho l'Anima che è ordita con le nùvole;
e sono atòmo, e sono corpo e spìrito...
e sono senso, e sòn preghiera, e sono
immàgine fatàl d'un Dio di vento!
Massimiliano Zaino di Lavezzaro, Mia Registrata, in Dì di Giovedì XXII del Mese di Marzo dell'Anno del Signore Iddio Gesù Cristo, di Grazia, di Fede e di Pace AD MMXVIII.
Il presente Blog vuole riproporre un ritorno critico e ragionato della Poesia romantica e, per questo, farsi portavoce di un Neo-Romanticismo più vicino alla corrente culturale del secolo XIX. Con il titolo si vuole pensare e sognare di poter onorare i fratelli Schlegel che, con molti altri, sono i Padri del Romanticismo tedesco.
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giovedì 22 marzo 2018
L'Airone di Primavera
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