Cerca nel blog

Visualizzazione post con etichetta Poesia sulla Vita. Mostra tutti i post
Visualizzazione post con etichetta Poesia sulla Vita. Mostra tutti i post

venerdì 18 novembre 2022

Pensieri ermetici

sera solitaria,

 

naufrago come incanto

nella caduta delle foglie

che dormono

 

dovunque è notte,

Ombra è il nome della terra

 

mi manca al cuore questa terra-Musa

la Luna d’oro

le stelle lontane

 

non ho dunque più ombre

Dipinto di Carl Eduard Ferdinand Blechen (1798-1840), Paesaggio invernale al Chiaro di Luna (Landschaft im Winter bei Mondschein), Romanticismo, Tardo-Romanticismo, Accademismo, Pre-Simbolismo tedesco, 1836. Olio su Tavola, Dimensione 39,0x53,0 cm. Collezione presso il Museum Behnhaus Drägerhaus, Lubecca (Germania).
Massimiliano Zaino di Lavezzaro, Mia Registrata, Venerdì XVIII Novembre AD MMXXII.

mercoledì 14 ottobre 2015

Che cos'è la Vita?

Una larva è la Vita in un ballo mascherato,
dove sogghigna il pizzo della lince che copre gli occhi,
ora è virile, e ora è femmina irridente,
quando le sue gavotte brindano agli specchi dei fantasmi,
e l’oboe risuonando rapisce l’Anima,
il violino la vizia, il flauto la perseguita,
e alfine arriva il corno che la strappa dal cuore,
come un’eco di tomba che gela l’ultimo respiro.
Le maschere si altercano e si rispondono a menzogne,
e si prendono a braccetto e danzano i temporali dell’orchestra,
e pronunciano nomi, quelli più mendaci e ridicoli,
e scagliano il proprio Nulla nel giuoco delle carte e dei dadi,
dove ogni larva ha il diritto di ingiuriare al duello.
Ma sotto questi pizzi dorati, tersi di ciprie e di ambre,
oltre gli anelli di adamanti esotici e avari, e oltre gli orecchini,
dopo i sorrisi sogghignati dell’Amore e della Passione,
dell’Ira e dell’Invidia, e della funerea lussuria,
c’è sempre un cuore che si chiede profondamente d’Iddio,
e che non si acquieterà in nessun divertimento assoluto,
e all’alba di cento passi di danza e di balletto,
e al crepuscolo irrequieto di altrettanto cento anni
è lì, la Morte, l’ultimo approdo del nostro Destino
che nel nome d’Iddio ci rende tutti veri e tutti uguali.


Massimiliano Zaino di Lavezzaro




Mercoledì XIV Ottobre AD MMXV