iri di rapimento mi rivolge. Ma ora che so
quant'è la lontananza che colmano i Sogni fuggevoli,
come un Oceano impetuoso tra terre selvagge, e che pallide
e secche cadon le foglie sulle maschie braccia del nuovo
Ottobre, io di te non vedo più nulla, o un sorriso,
né un'ombra confusa tra le prime nebbie sottili,
tra i lumi della Luna - assente profonda, tra i fili
della piova battente. Ma sovviene presto il Tramonto,
o mia Ebe solitaria, che decreta al Sogno la Morte,
la fine alla vendemmia.
Alfred Elmore, Tanto Rumore per Nulla, Romanticismo inglese, 1846 |
Massimiliano Zaino di Lavezzaro, Mia Registrata, in Dì di Giovedì III del Mese di Ottobre AD MMXIX.