Piccola maschera, andavi già al ballo.
Cantasti tutta sera, occhieggiando.
So che il canto era blando
di sotto ai lampadari di cristallo.
“Prova a indovinar chi sono lambendo
l’abito sopra il mio piacente seno!”.
Vanità, Vanità sei tu languendo,
svanisci in un baleno.
Cantavi come una zingara canta:
con voce di maliarda e fattucchiera.
Cantavi un’habanera,
occhieggiavi.. t’avvicinavi… Canta!
Canta ancora per queste sere assorte
a ritmi ispanici il cuor della Morte!
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