Non so più come suonan le campane,
l’organo che mäestoso risuona,
il labbio che la preghiera sprigiona
tra l’ombra di tante colonne anziane.
Non so più come tra le vie lontane
sen gìa la Musa che il mio cuor corona
e che questo mio cuor così abbandona
nell’immenso di angosce orrende e
insane.
Ma solitario sono e prigioniero,
mentre scorre la nuova Primavera
come un’attesa o di Vita o di sfida.
Ma lungo il mio sfinito animo è nero
il ritorno di questa trista sera,
come Morte che dentro il cuor mi grida.
Dipinto di Gaston Bussière (1862–1928), La Morte del Prode (La Mort des Preux), Tardo-Romanticismo, Simbolismo, Accademismo francese, 1892. Olio su Tela, Dimensioni sconosciute. Collezione Private.
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