E il vento non ha ancora consumato
tutta l’erba che può piegare per terra,
dondolandola, né ha rinominato
ancora il suo potere che non erra
se non per un oscuro mondo, a lato
delle ramora stanche e della guerra
tra Inverno e Primavera, non ha odiato,
non ama, è solo un’Anima rubella.
Ma io sono come un fiore che ei
calpesta,
appena.. appena sollevato in alto,
ma con i piedi fermi dentro il suolo.
E mi sembra che ei sia come tempesta
che annienta le difese del mio spalto,
finché nel cuor non mi sia freddo e duolo.
Nessun commento:
Posta un commento