Oggi ancora svegliandomi a febbraio
sono tanti i riflessi della neve..
di quella poca neve che è caduta,
quella che sembra ordita all’arcolaio
della grigia foschia.
Qua e là, simile a lagrime di terra,
la belletta raccoglie i fior del verno
e la foresta mi guarda.. ed è muta,
con le sue mani nodose e imploranti,
con il suo legno scheletrico e scialbo,
con il suo ghigno, con i vecchi pianti
di un passero affamato da un prunalbo.
Oh antiche nebbie! Destrieri di guerra
che tutto divorate per l’etterno
galoppar delle vostre immense selle!
Placido mar di sonno germinale
lentamente spezzato da Proserpina!
In voi la poca neve mi commette
del Sole gli addolorati riverberi.
E mentre questa finestra mi assale
verso il compiuto orizzonte perenne,
sì.. per le vostre galoppanti selle
accolgo i luccichii di questa neve,
tanti adamanti di un Sole diviso
che vivo mi fa sentir tra le stelle.
Dipinto di Sophus Jacobsen (1833-1912), Tramonto nella Foresta, Tardo-Romanticismo, Realismo, Accademismo norvegese, 1878 circa. Olio su Tela, Dimensioni 106,5x81,0 cm. Collezione Privata. |
Nessun commento:
Posta un commento