Si spegne adesso la Luna soffusa,
la
falce sorridente.. questa Luna
del
Sole dentro il mare congelato
dell’inverno
stanco.
Così
dalle spumanti onde del ghiaccio
riemergono
come sogni assopiti
le
bianche nebbie del luccichio nero
del
pomeriggio che volge alla sera
il
Destino.
Poi
si alza un po’ di vento senza più
respiro
per se stesso, senza tregua..
leggero..
leggero,
un
vento che ora quasi va ghermendo
il
mio medesimo fiato, uno schiaffo
simile
a una carezza ai miei capelli
scompigliati.
E
ritorna la nebbia ad annerire
nel
Tramonto l’orizzonte infinito.
Fotografia dell'Autore stesso, Ingresso con Archi di Alberi, Domenica XXI Febbraio AD MMXXII. |
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