A me piacciono i giorni della nebbia bianca e leggera
e delle foglie che cadono dai rami
appassiti e tremanti
e d’insolita mestizia con un piccolo
algido sguardo
che sembra pronunziare sorrisi di
pianto e di gioia,
e mi piace sentire le gracchie che
gridano rime
da tradurre in Poesia e che osservano
il vecchio Novembre,
come lo osservo anch’io, per scrutare
forme nascoste
nell’infinito orizzonte e per sognare
attese d’Amore
al fuoco dell’inverno che presto verrà
a raccontare
come parli l’impronta della neve ai
cuori che gelano;
e mi piacciono questi occhi di femmina
lieta nel cielo
che dopo la nebbia piovono speranze e
menzogne,
tramontando in perenne grigiore,
naufragando allora
nell’etterno buio.
Nessun commento:
Posta un commento