Cerca nel blog

martedì 31 agosto 2021

Sonetto - L’Inquieto ha Forme tremende e M’è odioso

L’Inquieto ha forme tremende e m’è odioso,

è una spira di angosce furibonde;

vorrei conoscere soltanto il brioso

avvenire o la Fine. Ma iraconde

 

furie mi proibiscono il cencioso

loro incontro, né le ombre vagabonde

svaniscono a’ miei occhi, né l’imperioso

Fato mi libera a ore più gioconde

 

dove ogni cosa m’è chiara e saputa.

No! Sempre è sera e vien presto la Notte,

e non c’è la Luna, non c’è disio

 

né sogno o attesa ma noia a me più muta.

M’avvince il Nulla: l’eterne mie lotte

si disciolgono, imperituro oblio.

Dipinto di Arnold Böcklin (1827-1901), Autoritratto con la Morte che suona il Violino, Tardo-Romanticismo, Simbolismo svizzero-tedesco, 1872 circa. Olio su Tela. Alte Nationalgalerie, Berlino
Massimiliano Zaino di Lavezzaro, Mia Registrata, Martedì XXXI Agosto AD MMXXI.

Nessun commento:

Posta un commento