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lunedì 30 agosto 2021

All’Arrivo di Settembre

Penso sempre che i fiori abbiano un Fato,

che le Parche furiose a questi intessano

ragne di vita - per dispetto - odiato

di Persefòne il ventre che li genera

 

e che anche i rami abbiano questo stesso

Destino e che oggi egli - ardendo - si appresti

a raccogliere il Sole, umile e oppresso

rimasuglio d’Estate.

 

Penso le spighe nei campi come Anime

da Ade mietute dopo una battaglia,

corpi insepolti in pasto ai corvi neri

dalla funerea maglia

 

di Morte. Regna, infatti, il Dio silenzio,

e le rane non fanno baccanali

di canto e salti per le rive vacue,

spettri autunnali;

 

né sorride la fine dell’Estate

a quello che ha annientato, come il Pelide

non può sorridere a Pentesilea,

dalle sue armi abbattuta,

 

povera Dea.  

 

Penso sempre a Settembre come fiamme

di vecchie spiagge, Aquilea presa da orde

fameliche del figlio della steppa,

il lupo vagabondo che urla e morde,

Attila, l’Unno.

 

Così, m’è dolce e amaro il suo richiamo!

M’è sapore di vecchie nostalgie,

un Sogno per una nuova stagione!...

E gusto la libertà della foglia,

che oscilla su penombre delle vie,

quando ingiallita si stacca dal ramo.

 

Ma è ora il mio Autunno.

È l’ora di cospargere di sale

la terra che accoglierà le mie foglie

l’incantesimo vegliando dell’imo

sonno di Proserpina.

Dipinto di Caspar David Friedrich (1774-1840), Collina con Terra e Alberi arata nei pressi di Dresda, Romanticismo, Pre-Simbolismo tedesco, 1824 circa.  Olio su Tela. Hamburger Kunsthalle, Amburgo.
Massimiliano Zaino di Lavezzaro, Mia Registrata, Lunedì XXX Agosto AD MMXXI.

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