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domenica 11 luglio 2021

Ode pindarica all'Inquietudine

L’inquietudine adesso mi richiama

con la sua voce arcana,

mi parla di naufragi e di insepolti;

nel mare burrascoso e moribondo

un giro in tondo

di aspre solitudini e vecchi volti,

 

ed è come veleno

questo richiamo iniquo al dolce seno

delle Ondine ammalate di ogni incanto,

alle mie viscere aperte alla noia

alla perduta gioia

di un incantesimo avvilito e infranto..

 

ed è come se (io) stessi rivivendo

attimi di oblio orrendo

e di päura tormentata e grassa

e di attesa - che cosa mi nasconde

l’Ignoto con le sue onde? -

e Vita lassa.

 

Poi mi ritrovo al buio, come di Notte,

come orde e tante frotte

di spettri senza nome e senza sguardo,

donde tremando piango al mio Destino -

come un bambino -

davanti a un giuoco di carte d’azzardo.

Quadro di Michelangelo Merisi, il Caravaggio (1571-1610), I Bari, Rinascimento italiano, 1594. Kimbell Art Museum, Fort Worth (Texas).
Massimiliano Zaino di Lavezzaro, Mia Registrata, Domenica XI Luglio AD MMXXI.

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