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domenica 20 giugno 2021

Sonetto senza Rime - Tu che ora Mi trascini, Tu che gridi

Tu che ora mi trascini, tu che gridi

con le fauci di un Mostro che divora,

come aëre selvaggio e triste e bieco,

tu, figlio della Tempesta e del Nulla,

 

gomitolo di urla e di soffi e di doglie,

tu, di rami e fogliami il rapitore

che corre in un istante vie infinite,

tu, parole d’un folle.. oh vento, sei!

 

E mi richiama il tuo ghigno di beffa,

e mi impaurisce la tua via che vola,

come un sentir d’inquietudine amara.

 

Poi, però, la tua possa si corrode,

tornano ferme le querce che hai mosso;

ma io mi specchio con te, nella tua assenza.

Quadro di Johann Heinrich Füssli (1741–1825), Le tre Streghe, Pre-Romanticismo, Romanticismo svizzero-tedesco, 1783.
Massimiliano Zaino di Lavezzaro, Mia Registrata, Domenica XX Giugno AD MMXXI.

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