Salve a te, Primavera, dalle viole
delicate
sul braccio del tuo seno!
Quanto
mi giova il tuo peplo in sul Sole,
e
le tue vie serene, e quel del fieno
dai
campi olezzo di Vita, parole
di
sciami vagabondi sul veleno
dei
tuoi fiori!... Oh, che fiori! La tua prole
feconda,
che a nascer più non ha freno.
Splendonmi
i nembi nel lontano quarzo
d’un
lago, speglio di un Sole più attento
a
prolungarne il Tramonto d’intorno.
Dunque
mi luce il meriggio di marzo,
come
risuona floreale il vento…
E m’è tutto un mandorlo in fiore il giorno.
Dipinto di Sir Lawrence Alma-Tadema (1836-1912), Primavera, Tardo-Romanticismo, Accademismo, Simbolismo anglo-olandese, Scuola dei Preraffaelliti, 1894.
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