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mercoledì 29 luglio 2020

Sonetto - Naufraga il Sole sui Campi e vien Sera

Naufraga il Sole sui campi e vien sera,

qui, ove le rive sembran del profondo

mar attenuati scogli e vagabondo

anfratto. Ivi le rane stanno e fiera

 

so che la serpe si nasconde, altèra

genia di Morte datrice e un immondo

Fato. Qui so che danza il girotondo -

fiorendo - Cerere e, passeggiando, Hera

 

d’Euridice contempla il viso smorto

che dice a me, ombra d’Orfeo, “Vieni all’Ade”

mentre già tuona urlando intorno il sordo

 

silenzio del Tramonto. Allor m’invade

la Notte. Il giorno mi sembra più corto.

La Luna mi odia… va oltre. In nebbie (mi) cade.

Evelyn De Morgan (1855-19199, Simbolismo inglese

 Evelyn De Morgan (1855-1919), Demetra in Lutto per Persefone, Simbolismo inglese, 1906

Massimiliano Zaino di Lavezzaro, Mia Registrata, Mercoledì XXIX Luglio AD MMXX.






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