Non v'è più un'ala di rondine sotto
i tetti; e so che i loro nidi ormai
son solitari e vuoti. Né mi dai,
tu, o Settembre, una requie; ma il dirotto
tuo pianto in piova mutato e il ridotto
scrosciar della tua voce ora i rosai
miei appassiti assassinano. Né hai
pietà di loro, né sì presto il botto
della caccia disprezzi. Allora io vedo
che la Natura qui si fa più sola,
e che l'eterno orizzonte da men calma
Notte è sempre inghiottito. E or che mi siedo
su un ceppo, (io) scorgo un'ultima vïola,
qual po' d'acqua nell'ermo di una palma.
Nuyen Wijnand, Un Mulino al Sole, Romanticismo olandese, Prima Metà del Secolo XIX |
Massimiliano Zaino di Lavezzaro, Mia Registrata, in Dì di Mercoledì XXV del Mese di Settembre AD MMXIX.
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