Oh Napee, dolci Napee, come placide
fanciulle, promettete oggi la neve
bianca: il cielo è ingrigito, chioma vecchia
dell’inverno e minaccia la bufera
il vostro labbio al bosco prominente
in sul Parnaso! Oh Napee dispettose,
dispettosette, piccole figliuole
dell’Arcadia! Oh Napee, incipriate, dunque,
la terra addormentata! E riportatemi
nell’immenso del buio del pomeriggio
il lamento devoto della cetera
d’Orfeo!
Massimiliano Zaino di Lavezzaro, Mia Registrata, Lunedì XIV Febbraio AD MMXXII.