Funerea ascolto la notte nel buio che scuote la pace,
è il trillo del necrologio, campana che
geme, che tace;
è il sonno del Genio nell’ombra del
vecchio cipresso,
sul letto sconvolto lo sguardo
pallente.. dimesso,
è l’ut
che preme l’avorio d’un organo infame che irride:
la Morte che incede tremenda, che tutto
conquide.
Funereo ascolto il subbuglio, sul volto
si scioglie il sudario,
la Vita è finita, quest’Atto crudele…
Sipario.
E il Genio spirava lontano, sperduto,
romito,
chiamando per nome l’Amore, il suo nome
infinito..
un cumulo d’ossa - incognito dentro la
terra
matrigna di Pöeti, di musici, d’ombre e
di guerra.
Funera ascolto la notte che grida
sconvolta “È finita!”.
Derisione la Gloria - illusione l’algida Vita!
In
Memoria di Wolfgang Amadeus Mozart (1756-1791).