E le virenti querce
piovigginano
sguardi di Sole. Un
fremito
d'Estate al fin
sovviene. Agita
Giugno il Sogno dei
cuori,
il volo delle
rondini,
e dei giardini i
fior.
Oh Persefòne, tu dal
buio Erebo
ora sei desta.
Danzano
i pastorelli. Sclama
Orfeo un cantico.
Dov'è Euridice?
Amore,
Amor di lieti
pampini,
di dolci gaudii Amor.
Tu, Agape, guardi.
Nel ciel le nuvole....
negli stagni si
specchiano
queste randagie
viandanti. Volano
gli aironi per i
campi,
le campanule belle,
specchio di Eterno e
Sol.
Hans Andersen Brendekilde, Una Scena d'Estate, Tardo-Romanticismo paesaggistico danese, Fine del Secolo XIX |