La Notte è come sfinge solitaria,
la Luna è Salomè dai sette veli.
C’è per me come dell’ombra nell’aria:
le stelle d’oro che sembrano mieli.
La Notte è una Dea senza luminaria,
la Luna è donna che aduna i fedeli.
Ma c’è una stella che muor di malaria
nella palude dell’alto dei cieli.
Io, però, vorrei sapere l’Ignoto
che è nascosto nel buio di quella
sfinge
e nel miel delle stelle e nei velami
d’una malia. Ma m’appaiono sciami
di nebbie misteriose; e il cuor mi
pinge
come senso di Dio cui son devoto.
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