Amo sognare una steppa lontana,
le Pöesie dei Cosacchi ubrïachi,
la Luna con la maschera cumana
della Notte..
l’elmo guerresco della Notte!...
Non späuro dello Slavo crudele!...
Ma sogno una steppa fatta di neve
e di miele di Sole…
Sono abbastanza giovane per queste
favole, fiabe di folklore russo;
sono abbastanza vecchio per cercare
le sacre guglie di Kitezh, la grande...
Sono già vecchio per bramare ancora
l’immortalità di Katschej, il malvagio,
nel pianto pröibito
d’un salice piangente.
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