Veleno di Luna!
Occhi di stelle!
Concenti di sventura:
Villi affatturate,
spettro ribelle,
tombe insepolte
lasciate nel bosco!...
Dondolano le foglie,
fiori arancioni..
petali secchi,
foglie marroni
senza più stagni
dove si specchi
nuovo Narciso.
Il seno delle belle
ninfee, il volto ridente
delle raganelle,
il bosco sofferente
di tanta vecchiaia..
un’ombra lucente
di Luna
come di gaia
lanterna tra i rami
lontani.
È l’ora dei sogni,
della tristezza,
della mestizia,
della belletta
sui campi mietuti,
della bellezza…
È l’ora del silenzio
per il giorno più corto,
più breve, veloce
soccombe al tramonto
baciato d’assenzio
il Sole sta in croce
sul buio confronto
d’Ottobre.
La prima nebbia,
la nebbia trionfa
sul vecchio sentiero..
la nebbia che nasconde
nel ghigno più nero
le ombre di bionde
sembianze di uva,
di mosto, di vino,
fugace Destino
il brìndis autunnale.
Ma Autunno è incantesimo.
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