Diventa il cielo grigio, grigio.. cupo,
vaticinio di neve a germinale,
melanconico inverno, magistrale
urlo dall’alto di un vecchio dirupo.
Allora si alza un po’ di vento crudo,
spire di freddo, un nembo verginale
candido che vuol nevicare, fiale
malïarde di tosco per un lupo.
Addio a te, oh Primavera, che credevo
prossima ai tanti prati della piana
risvegliata dai fiori e dalle foglie!...
Non più mi luce il volto tuo, il
sollievo
della terra rinata. Ma dipana
Marte la fiamma rossa delle doglie.
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